Appena conclusa con numeri da record la 45esima edizione del Sigep – The Dolce World Expo, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, organizzato da Italian Exhibition Group. Durante i cinque giorni dedicati, anche la terza generazione Bazzara è stata ospitata nella Coffee Arena dell’evento riminese per raccontare gli ultimi e i prossimi progetti e tutte le interessanti novità riguardanti l’azienda nelle giornate di sabato 20 gennaio e martedì 23 gennaio.
Spiccano gli interventi ricchi di spunti di approfondimento presso la Coffee Arena dove Andrea Bazzara, Sales Manager Bazzara, in dialogo con Antonia Trucillo della omonima torrefazione, ha presentato i risultati del Trieste Coffee Experts, summit biennale organizzato da Bazzara e giunto alla sua sesta edizione a novembre 2023. Questi dimostrano l’importanza di fare rete all’interno del comparto caffè affinché sia possibile affrontare le sfide del futuro restando uniti, soprattutto quelle legate alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica che sta cambiando il mercato. Lo stesso ha riportato Andrea Bazzara durante la conferenza organizzata da Comunicaffè presso la Vision Plaza dal titolo “Il futuro del caffè, tendenze e innovazioni”. Nella giornata di martedì 23 gennaio è stato Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director, a raccontare la nuova scommessa sul mondo della profumeria sostenibile grazie alla Italian Perfumery Academy in dialogo con l’attore e doppiatore Thomas Centaro in veste di moderatore.
Ed è proprio della Bazzara Academy che si è parlato anche del nuovo progetto formativo legato al mondo della profumeria. Con l’innovativa proposta della IPA “Italian Perfumery Academy”, l’azienda entra sempre di più in uno scenario tipicamente italiano, non solo con i consueti corsi di caffè di alto livello, ma riscoprendo anche l’affascinante arte della profumeria e promuovendola in chiave moderna. I percorsi dell’Italian Perfumery Academy si focalizzano sulla creazione, formulazione, valutazione e produzione di fragranze e non solo: il programma è infatti integrato con una parte legata al mondo dei flavour che in questo caso verranno trattati nell’ambito della food industry e quindi alla tecnica di valutazione di un alimento e di una bevanda, fornendo così una prospettiva più completa con l’obiettivo di formare nuovi professionisti.
“In Bazzara noi ci occupiamo di promozione caffeicola da sempre poiché inseriti in un contesto di filiera produttiva ma in realtà, per quanto siamo innamorati del prodotto caffè, il nostro focus si rivolge con particolare enfasi alla promozione a 360° della cultura, dell’Italian Beauty e di tutto ciò che contraddistingue questo concetto. Lo scopo della IPA è quello di avvalorare l’estro dei maestri profumieri italiani unendo l’arte della profumeria a quella della Sommellerie, una nuova formula per un approccio completo su un piano multisensoriale” conclude Marco Bazzara.
La cultura caffeicola è stata divulgata anche attraverso i Bazzara Coffeebooks che sono stati nuovamente protagonisti. Molti professionisti ed appassionati hanno infatti portato a casa gli ultimi volumi pubblicati e, con grande orgoglio della Bazzara, il libro “Cappuccino italiano – Latte art” è stato omaggiato al primo classificato delle gare SCA roasting, barista, cup taster, coffee in good spirits, latte art, brewing e ibrik salendo ancora una volta sul podio della Coffee Arena di Sigep. Andrea Bazzara conclude a tal proposito: “E’ sempre un piacere vedere l’interesse per i Bazzara Coffeebooks, è un chiaro segnale che la formazione resta un pilastro importante per le persone che ci sono venute a trovare in fiera, dal barista al torrefattore e anche chi ad oggi entra nel mondo del caffè per la prima volta”.
Per il secondo anno consecutivo Bazzara si classifica prima nella categoria ‘Caffè da Selezione’, un riconoscimento assegnato dagli chef dell’alta ristorazione ai Luxury Food&Beverage Quality Awards 2024
L’autore dell’intervento, situato a pagina 208 intitolato IMPATTO DELLA TOSTATURA SUL PRODOTTO FINALE, è ROBERTO PEDINI e non Luca Giberti come erroneamente indicato. Pertanto, nei volumi presenti a magazzino verrà riportato il nominativo corretto con l’apposizione di un ideoneo supporto adesivo. Mentre future eventuali ristampe avranno l’indicazione corretta dell’autore dell’articolo.