Si aprono nuove prospettive di formazione e lavoro in città: la Bazzara Academy inaugura il suo nuovo progetto formativo legato al mondo della profumeria e aprirà le porte della propria accademia, sita a Trieste in via Battisti 1, sabato 28 gennaio dalle 14.30 alle 17.30. Con l’innovativa proposta della IPA “Italian Perfumery Academy”, l’azienda entra sempre di più in uno scenario tipicamente italiano, non solo con i consueti corsi di caffè di alto livello, ma riscoprendo anche un’arte tanto antica quanto affascinante e promuovendola in chiave moderna.
I percorsi dell’Italian Perfumery Academy si focalizzano sulla creazione, formulazione, valutazione e produzione di fragranze e non solo: il programma è infatti integrato con una parte legata al mondo dei flavour che in questo caso verranno trattati nell’ambito del food&beverage e quindi alla tecnica di valutazione di un alimento e di una bevanda, fornendo così una prospettiva più completa con l’obiettivo di formare nuovi professionisti. A guidare la formazione in azienda sarà Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
I corsi sono predisposti con la formula “camp” già consolidata presso l’academy soprattutto per i corsisti esteri e per coloro che per motivi di distanza non possono partecipare a quella che sarà la sessione locale che si contraddistinguerà in una lezione serale settimanale, in modo tale da poter assimilare i contenuti della stessa e poter far pratica in vista della sessione seguente.
Le parole di Marco Bazzara, profumiere creativo, delineano lo scopo e il concept dietro a questa iniziativa:
“In Bazzara noi ci occupiamo di promozione caffeicola da sempre poiché inseriti in un contesto di filiera produttiva ma in realtà, per quanto siamo innamorati del prodotto caffè, il nostro focus si rivolge con particolare enfasi alla promozione a 360° dell’Italian Beauty e quindi, nel complesso, tutto ciò che contraddistingue questo concetto. Se pensiamo alla profumeria come l’arte della miscelazione degli oli e delle materie rare, il tutto partiva dall’Italia per poi venir esportato in Francia ed essere sviluppato e inserito nei secoli in un contesto produttivo più redditizio e di maggior impatto. Lo scopo della IPA è quello di avvalorare l’estro dei maestri profumieri italiani in chiave moderna unendo così l’arte della profumeria a quella della SOMMELLERIE, nuova formula per un approccio completo su un piano multisensoriale”.
Insomma, dei percorsi ideali per i coffee experts e non solo, perché aiutano ad ampliare il proprio bagaglio di odori ed espandere le proprie percezioni. I percorsi IPA accostano la preparazione tecnica e teorica del naso profumiere, figura chiave della profumeria in grado di esperire e analizzare le fragranze mediante l’olfatto, alle capacità sensoriali dell’assaggiatore, professionista nell’analisi del flavour nei suoi aspetti aromatici, tattili e perfino del gusto, grazie a conoscenze e competenze da sempre più legate al mondo del food&beverage.
“L’Italian Perfumery Academy vuole rappresentare un baluardo della profumeria artigianale in grado di offrire un’esperienza formativa unica, destinata a tutti, grazie anche alle mie esperienze maturate in settori afferenti al mondo del caffè, vino, thè, distillati, miele, acqua, cioccolata – continua Marco Bazzara -. Il mio obiettivo come profumiere certificato è anche quello di portare lustro alla mia città e darle una nuova prospettiva per renderla alfiere di un movimento culturale, una specie di rinascita per quanto concerne la profumeria artistica e creativa. Ecco perché il 28 gennaio apriremo le porte della nostra academy, per offrire ai nostri concittadini e a chiunque desideri passare un pomeriggio profumato in compagnia di amici, per sperimentare e scoprire il mondo dei profumi attraverso una serie di workshop sensoriali che anticiperanno molte tematiche trattate durante i nostri percorsi” conclude.
Per il secondo anno consecutivo Bazzara si classifica prima nella categoria ‘Caffè da Selezione’, un riconoscimento assegnato dagli chef dell’alta ristorazione ai Luxury Food&Beverage Quality Awards 2024
L’autore dell’intervento, situato a pagina 208 intitolato IMPATTO DELLA TOSTATURA SUL PRODOTTO FINALE, è ROBERTO PEDINI e non Luca Giberti come erroneamente indicato. Pertanto, nei volumi presenti a magazzino verrà riportato il nominativo corretto con l’apposizione di un ideoneo supporto adesivo. Mentre future eventuali ristampe avranno l’indicazione corretta dell’autore dell’articolo.