“Apprezziamo il gradito riconoscimento del lavoro finora fatto, all’insegna di una visione produttiva sempre più consapevole e sostenibile” dichiara Mauro Bazzara, CEO della storica torrefazione triestina Bazzara Espresso, intervenuto oggi a Udine alla premiazione organizzata nel Palazzo della Regione nell’ambito del progetto “PerCoRSI in FVG 2, per Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, Responsabilità Sociale d’Impresa e welfare aziendale”.
L’iniziativa – capitanata da IRES FVG, l’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali regionale, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e cofinanziato dal Fondo sociale europeo – punta a valorizzare le migliori pratiche e azioni virtuose realizzate da aziende ed enti regionali all’avanguardia rispetto ad alcuni temi cardine: dalla trasparenza nei rapporti col mercato alla centralità delle risorse umane e rispetto dell’ambiente.
La Bazzara Espresso, selezionata dagli organizzatori fra le realtà meritevoli insieme ad altri grandi nomi come Wärtsilä e Trenitalia, si è posta l’obiettivo di diventare entro il 2021 una Società Benefit, ovvero un’azienda che integra gli obiettivi di profitto con quelli a impatto sociale e ambientale.
Il percorso intrapreso dalla storica torrefazione a conduzione familiare – ispirato alle linee guida indicate dall’agenda 2030 – punta a una trasformazione improntata alla sostenibilità a 360 gradi. Non solo dei prodotti quindi, ma dell’azienda nella sua interezza e anche del contesto in cui è inserita, con iniziative benefiche ed educative svolte sul territorio: dalle donazioni alle strutture sanitarie durante la pandemia al supporto ai giovani e allo sport con la sponsorizzazione del Venjulia Rugby Trieste.
Fra le svariate azioni concrete di salvaguardia ambientale intraprese dalla Bazzara Espresso, c’è l’impegno a rendere sempre più sostenibili le linee di imballaggio, ad esempio con la conversione di tutti i suoi imballaggi secondari in carta FSC, ovvero proveniente da materiale di riciclo o scarto. A Dicembre 2020, in partnership con Treedom, l’azienda ha inoltre piantato 200 alberi di caffè in Kenya e Guatemala – contribuendo alla riforestazione, alla salvaguardia della biodiversità e a dare lavoro alle comunità locali che tengono per sé il raccolto – e ha coinvolto i propri clienti nella campagna di sensibilizzazione.
A Settembre 2021 è stata lanciata sull’e-shop della torrefazione triestina la prima linea certificata di caffè biologici, le Bioarabiche Bazzara, che include un decaffeinato ad acqua e sette monorigini coltivate senza uso di fertilizzanti, pesticidi sintetici, erbicidi né organismi geneticamente modificati.
L’azienda triestina è stata recentemente inclusa, inoltre, fra le realtà che possono vantare il marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia”, creato per aiutare i consumatori a riconoscere i prodotti sostenibili della filiera agroalimentare regionale.
La sostenibilità è un elemento cardine anche nell’opera di divulgazione sulla cultura del caffè di qualità operata dalla Bazzara Espresso attraverso i suoi più noti strumenti comunicativi: dai video dedicati sul canale YouTube, che a inizio anno ha superato i tre milioni di visualizzazioni, a una sezione dedicata all’argomento nel nuovo il libro “CoffeExperts”, il quinto pubblicato dall’azienda, ispirato all’evento di settore Trieste CoffeExperts.
“Siamo un’azienda in continua evoluzione e le importanti azioni in ottica sostenibile attuate negli ultimi anni non sono che l’inizio” aggiunge Mauro Bazzara all’evento di premiazione, importante occasione anche per un confronto con interlocutori privilegiati, nazionali e regionali, sulle sfide future per la sostenibilità e la qualità del lavoro a cui saranno chiamati nei prossimi anni imprese ed enti regionali. “Sfide che la Bazzara Espresso è non solo pronta, ma felice di affrontare – conclude il CEO dell’azienda – all’insegna di un cambio di passo in linea coi tempi”.
Per il secondo anno consecutivo Bazzara si classifica prima nella categoria ‘Caffè da Selezione’, un riconoscimento assegnato dagli chef dell’alta ristorazione ai Luxury Food&Beverage Quality Awards 2024
L’autore dell’intervento, situato a pagina 208 intitolato IMPATTO DELLA TOSTATURA SUL PRODOTTO FINALE, è ROBERTO PEDINI e non Luca Giberti come erroneamente indicato. Pertanto, nei volumi presenti a magazzino verrà riportato il nominativo corretto con l’apposizione di un ideoneo supporto adesivo. Mentre future eventuali ristampe avranno l’indicazione corretta dell’autore dell’articolo.