Dalla Scozia, la start-up scozzese Revive Eco lancia un attacco di guerra all’olio di palma. La volontà è quella di dare una nuova vita ai fondi di caffè utilizzati (in media ogni giorno vengono consumati circa 2 miliardi di caffè, ovvero circa 6 milioni di tonnellate all’anno)
L’ingrediente segreto che viene sfruttato durante il suo riciclo soprattutto nel campo del beuty, è contenuto nell’olio dei semi dell’arabica. Questo porta con sé numerose proprietà, ad esempio è ricco di antiossidanti che hanno un effetto anti-aging. Inoltre nell’olio di caffè sono presenti: polifenoli, acido fenolico, acido linoleico e anche i tocofenoli. Tutte queste sostanze hanno un potere antinfiammatorio.
La Revive Eco ha già cominciato a raccogliere parecchie tonnellate di fondi di caffè, da tutta la Scozia, per produrre quest’olio naturale.
Questa soluzione può essere una valida alternativa e soluzione sostenibili ed ecologica per la totale abolizione dell’olio di palma nell’industria.
Il tutto, come già precedentemente specificato, è ancora in una fase embrionale. Ciò tuttavia non esclude che in futuro si possa arrivare ad una produzione a pieno regime della sostanza.
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L’autore dell’intervento, situato a pagina 208 intitolato IMPATTO DELLA TOSTATURA SUL PRODOTTO FINALE, è ROBERTO PEDINI e non Luca Giberti come erroneamente indicato. Pertanto, nei volumi presenti a magazzino verrà riportato il nominativo corretto con l’apposizione di un ideoneo supporto adesivo. Mentre future eventuali ristampe avranno l’indicazione corretta dell’autore dell’articolo.